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sabato 27 ottobre 2012

Ideologie pericolose

In questi giorni ho iniziato a leggere un libro dal titolo Ideolgías excluyentes. Si tratta di un libro acquistato in una bella libreria di Barcelona; un libro che mi ha colpito subito per il titolo e l'abstract che ho avuto modo di leggere in libreria. 
L'autrice, Yolanda Guío Cerezo, esperta antropologa spagnola, porta al centro del dibattito un argomento tanto ricorrente quanto scomodo e sottovalutato: la paura del diverso.
La Guío spiega quanto l'essere umano tenda ad etichettare qualsiasi cosa, anche quando in realtà non la conosce affatto. Il problema principale è che spesso questo atteggiamento porta al pregiudizio ed alla diffusione di falsi miti. Ci arroghiamo il diritto di definire e classificare come diverso ed anormale ciò che nemmeno ci sforziamo di conoscere; diffondiamo queste false conoscenze mediante metodi educativi approssimativi, discutibili e caratterizzati da concetti senza fondamento. Insegnamo nozioni caratterizzate dal 'sentito per dire' o estrapolate da fantasiose interpretazioni di una qualche teodicea. Dimentichiamo, però, che tutto ciò porta alla costituzione di ideologie che si riflettono pericolosamente sul piano etico. Questo lo abbiamo visto, ad esempio, con la xenofobia e l'omofobia.
In realtà etichettare 'il diverso' con teorie puramente metafisiche senza sforzarsi, anche quando ne abbiamo i mezzi, di conoscere direttamente la realtà che ci sta attorno, è sintomo di timore verso ciò che pensiamo essere tanto diverso da noi, ma che in fondo, forse, non lo è per nulla. 

Quasi a non voler smentire l'intro di questo bel libro di cui al momento ho letto solo alcune pagine, stamattina apro La repubblica (articolo) e trovo questo:

Striscione indecente e provocatorio di Forza Nuova 
affisso presso la sede del collettivo 
Lgbt di Bologna, il Cassero.


Mi chiedo fino a che punto, e secondo quali ragioni che non siano l'odio o teorie astratte inventate di sanapianta, questi signori pensino di essere i conservatori della normalità. ...Ma son sicuro che non ne avrebbero nessuna: non solo perché non esistono, ma anche perché se esistessero non avrebbero le dovute capacità cognitive e linguistiche per esporle. La loro unica arma è la violenza -verbale e fisica.

Tutto ciò dimostra quanto le ideologie nate dall'intolleranza e dall'ignoranza portino solo sofferenza.


Neom

4 commenti:

  1. Potrei dire un sacco di cose ma hai già detto tutto quello che meritava di essere detto. Noi giustamente proviamo indignazione, rabbia, perfino odio di fronte a certe dichiarazioni. Però credo che dovremmo iniziare a ridere di certe persone e di certe sortite di pseudo-intellettuali e/o pseudo-politici. A chi mi riferisco? A Giovanardi che parla degli omosessuali come malati; alla Santanché che definì Maometto un "pedofilo"; a Calderoli che propose di sparare sugli immigrati; al repubblicano della campagna elettorale USA di questi giorni che parla di "stupro voluto da Dio". Mi fanno ridere. Dovremmo forse cominciare a pensare questo: che fanno ridere di sdegno e disprezzo.
    En passant, ti linko questo: Hivan Grosny è l'amico che noi tutti vorremmo avere! Il titolo del video è fuorviante, ha un respiro ancora più ampio.
    Bacione!
    http://www.youtube.com/watch?v=iLsOI2PFvlU

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  2. Non dimentichiamoci di Bertone.

    Comunque... Ho visto il video, che ho trovato molto simpatico anche se dai contenuti piuttosto seri. Mi impegno io stesso a segnalare la pagina ed a chiedere lo stesso ai miei follower su Twitter.
    Grazie mille carissima. Un bacione!

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  3. Comunque la pagina di Twitter che viene menzionata nel video pare non esista più. Ero già pronto a far battaglia.

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  4. Come ho potuto dimenticare Bertone??? Forse l'avevo inconsciamente voluto rimuovere! :)

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