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mercoledì 13 giugno 2012

La TV e le offese di 'prima' e 'seconda' categoria

Un post breve per una riflessione breve. A seguito della discussione fin troppo abusata sulle parole di Cassano, mi è venuta in mente una cosa:

In diversi programmi TV, per es Grande Fratello, Forum, SanRemo e via dicendo, le bestemmie sono sempre state (giustamente) punite con l'esclusione dei concorrenti.
Ma allora mi chiedo, perché sfoderare una morale di ferro solo per questioni religiose e poi quando si sente dire un Cassano 'sono froci. Sono froci, mi auguro che non ci siano' (rispondendo alla domanda dei giornalisti circa la possibilità che in nazionale ci siano ben due gay) non si fa proprio nulla?
Ora: a parte il fatto che non dovrebbe importare a nessuno quanti gay ci siano in nazionale, c'è qualcosa di ben più destabilizzante. Perché il trattamento televisivo riservato alla bestemmia non viene adottato anche verso termini quali frocio e simili? Esistono offese di serie A e offese di serie B?
La cosa più raccapricciante non è la nota ignoranza di Cassano che ben poco mi offende, bensì la domanda rivoltagli dai giornalisti esclusivamente con lo scopo di ottenere quella risposta. Le risate di gusto degli intervistatori testimoniano la riuscita dell'impresa. Ma testimoniano anche il degrado della professione giornalistica e dell'intera televisione.
Alla base vi è sempre e comunque l'ipocrisia di noi italiani che vogliamo fare i moralisti solo quando ci fa comodo, decidendo cosa si può offendere e quali offese possiamo ritenere tollerabili.
In televisione e nel campo del giornalismo non dovrebbero essere ammesse offese di alcun tipo in quanto sono fonti di notizia che non dovrebbero fomentare l'odio ma solo informare. Ma a quanto pare la professionalità è virtù di pochi.

NeOm

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